domenica 30 maggio 2010

Si vive solo due volte

Si vive solo due volte (You Only Live Twice)
Prima edizione: Glidrose, 1964
Prima edizione italiana, Garzanti, 1965
Traduzione: Enrico Cicogna

"Si vive solo due volte: una volta quando si nasce e una volta quando si guarda la morte in faccia."

Sconvolto dalla perdita dell'amata moglie Tracy (uccisa da Blofeld nel finale di Servizio Segreto) James Bond è caduto in una grave crisi depressiva. Non ha più stimoli sul lavoro e le ultime missioni si sono tramutate per colpa sua in due fallimenti clamorosi. M medita di farlo dimettere dall'MI6 ma lo psichiatra Sir James Molony consiglia di dargli un'ultima chance. A suo parere deve incaricarlo di una missione impossibile; forse questo stimolerà il suo ego e lo farà risvegliare dal letargo emotivo in cui è precipitato. M decide di seguire il consiglio dell'eminente luminare e dà a 007 un incarico delicatissimo: egli deve recarsi in Giappone per cercare di convincere i servizi segreti giapponesi a cedere al Regno Unito il criptografo Magic 44, in grado di leggere tutti i dispacci criptati dell'Unione Sovietica. Bond accetta e si reca nel Sol Levante, dove trova ad attenderlo Dikko Henderson del servizio segreto australiano. Quest'ultimo gli fa da anfitrione, cercando di introdurlo nella complessa mentalità orientale, del tutto differente da quella inglese. Tramite il chiassoso Dikko Bond si mette in contatto con Tigre Tanaka, il capo dei servizi segreti giapponesi. Tra i due scocca subito la scintilla dell'amicizia anche se ben presto emergono le differenti visioni del mondo, dando vita così a un conflitto di mentalità. Tigre è molto scaltro e non ha intenzione di cedere il suo Magic 44 all'Inghilterra a meno che Bond non sia disponibile ad accettare una missione per conto del governo giapponese.
Tanaka spiega all'agente che recentemente il suo governo ha fornito un permesso di soggiorno di dieci anni allo svizzero Guntram Shatterhand e a sua moglie Frau Emmy. Questi è un facoltoso botanico, disposto a spendere non meno di un milione di sterline per la creazione di un parco esotico nel quale ha fatto trapiantare una collezione inestimabile di alberi provenienti da ogni parte del mondo. Egli ha edificato il suo Eden nei pressi dell'isola Kyushu, vicino a Fukuoka. Il problema è che quel giardino si è subito tramutato in una macchina infernale di morte, essendo presenti le più rare piante velenose e i più letali animali del pianeta. Così, il parco è divenuto la metà di tutti gli aspiranti suicidi del Giappone e ha iniziato a mietere vittime, facendo oltre cinquecento morti in un anno. Tanaka spiega a Bond che il suicidio nel suo paese non è considerato un disonore, tutt'altro, ma il numero crescente di vittime ha messo in imbarazzo il suo paese che non può permettersi di eliminare il dottor Shatterhand, pena una grave crisi diplomatica. Tigre pertanto propone un patto a Bond: se quest'ultimo eliminerà il botanico, in cambio riceverà il Magic 44. 007 accetta. Inizia così la trasformazione di Bond in Bondo-san, un giapponese di umili origini, sordo e muto, che dovrà introdursi nel "giardino delle delizie" e poi uccidere Shatterhand. Dopo un rapido tour de force negli usi e costumi giapponesi (che prevedono tra l'altro sbornie a base di sakè e orge con giapponesine compiacenti) Bond viaggia per il paese in compagnia di Tanaka diretto a Fukuoka.
Durante il viaggio Bond si accorge che un uomo misterioso li sta seguendo. Dopo un inseguimento in auto Tanaka acciuffa l'individuo che durante la colluttazione muore. Egli era un Drago Nero, una delle guardie del corpo del dottor Shatterhand. Ma le sorprese non sono finite: quando a Bond viene mostrata una foto dello scienziato grande è la sua incredulità perché vi riconosce Blofeld! 007 però non rivela la scoperta a Tanaka perché teme che questi allargherebbe l'indagine alla CIA, impedendogli così di compiere la sua vendetta. Tigre decide che Bond deve fermarsi qualche giorno in un'isoletta proprio di fronte all'isola di Kyushu in modo da studiare il metodo migliore per entrarvi ed eliminare (con il solo aiuto di una catena ninja e di un piccolo coltello) lo scienziato. L'isola è abitata dalla comunità ama che è favorevole ad ospitare Bondo-san. Qui Bond conosce l'incantevole Kissy Suzuki, definita la Greta Garbo d'Oriente, per via di un suo breve passato d'attrice a Hollywood. La ragazza, disgustata dall'ambiente del cinema, ha preferito tornare nell'isola dalla sua famiglia a pescare awabi (un frutto di mare pregiato) e chiede a Bond di accompagnarla al lavoro.
La notte del terzo giorno l'agente segreto passa all'azione. Con l'aiuto di Kissy arriva a nuoto nell'isola e penetra nel castello. Nel parco, in uno scenario surreale, illuminato solo dal chiarore della luna, egli assiste al suicidio di due uomini. Uno si getta nel lago popolato da piranha, l'altro (vestito in abito scuro con ombrello e bombetta) si lancia nella fumarola e brucia vivo.
La mattina seguente l'agente, nascosto in una rimessa, assiste alla perlustrazione quotidiana del giardino da parte di Blofeld e dei suoi uomini. La sera, finalmente, 007 entra nel castello. Mentre è alla ricerca della camera da letto del suo nemico Bond cade in una trappola, celata sotto il pavimento, ed è fatto prigioniero. L'agente è subito riconosciuto da Blofeld e Irma che lo sottopongono a crudeli sevizie. Bond resiste e ingaggia un duello mortale con la sua nemesi che si conclude con la morte di Blofeld, strangolato a mani nude. Dopo una rocambolesca fuga, per mezzo di un pallone aerostatico, Bond è salvato da Kissy Suzuki. Egli non ricorda più nulla, in preda ad un'amnesia totale. Kissy, innamorata di lui, lo nasconde agli agenti di Tanaka che lo danno per disperso. Anche l'MI6 pensa che Bond sia morto nel corso della missione e M pubblica il suo epitaffio. In realtà Bond, nei panni ora di Todoroki-san, vive una spartana vita di pescatore accanto alla sua Kissy, fino a quando un ritaglio di giornale che parla di Vladivostok non fa riemergere in lui un vago ricordo della Russia. Alla ricerca del suo passato Bond decide di recarsi in Unione Sovietica e abbandona Kissy al suo destino...

La nascita di Si vive solo due volte nasce da un viaggio in Oriente che qualche anno prima della stesura del romanzo Fleming fa per il suo Sunday Times. Il nuovo proprietario del giornale Roy Thomson, su indicazione del redattore letterario Leonard Russell, aveva autorizzato dei reportage in giro per il mondo che sarebbero stati realizzati proprio da Fleming. Il viaggio verso Hong Kong avrebbe rappresentato il primo capitolo di una serie di servizi giornalistici che poi sarebbero apparsi anche in un volume dal titolo Le città del brivido. A Hong Kong Fleming lega subito con Richard Hughes, un gigantesco australiano, ex peso massimo, che dai tempi della Corea rappresenta il giornale in Oriente. Con lui Fleming ha il primo contatto col mondo giallo. Hughes è l'uomo d'azione che Fleming ha sempre sognato di essere e l'Oriente che descrive nei suoi libri è in gran parte l'Oriente di Hughes. A lui poi è ispirato il personaggio di Dikko Henderson. Tre anni dopo Fleming si reca in Giappone, incontra di nuovo il suo amico australiano, e compie un viaggio all'interno del paese che fornisce la traccia del romanzo. Assieme a loro c'è anche Torao "Tiger" Saito (già scelto da Fleming per la parte di Tiger Tanaka), architetto, redattore, ottimo corrispondente di guerra, nonché grande amico di Hughes. Spesati di tutto dalla Glidrose Company, i tre fanno un tour del Giappone di 12 giorni. La semplicità dei giapponesi, la loro bizzarria, la loro ossessione della morte colpiscono l'immaginario dello scrittore. Il suo entusiasmo per gli usi e costumi nipponici sono evidenti nel libro, che nella prima parte somiglia a una guida turistica. La vicenda, infatti, prende il via nella seconda parte del romanzo, precisamente dal momento in cui Bond entra in azione. Qui Fleming dispiega il suo speciale talento nel descrivere un'azione densa di tensione e crudeltà assortite. Blofeld oramai si è trasformato in un sadico pazzo. Mentre in Operazione Tuono e Al servizio segreto egli opera al servizio della SPECTRE per destabilizzare il mondo con i suoi piano criminali, ora agisce solo per il suo piacere sadico e per il suo disgusto verso il genere umano. Egli si considera un genio e la realizzazione del parco esotico con le sue micidiali trappole di morte ha il solo fine di eliminare più persone possibili: "... si è sviluppata in me una specie di debolezza mentale, un disinteresse per l'umanità e per il suo futuro, un tedio assoluto per gli affari degli uomini... Quindi Mister Bond, ho ideato questo progetto utile e nello stesso tempo umanitario: offro la morte gratuita a coloro che desiderano liberarsi dal peso dell'esistenza."
L'incantevole pescatrice Kissy Suzuki è la ragazza nella quale Bond trova un momentaneo sollievo dai dolori della sua anima. Ella è molto avvenente e Fleming la descrive come una ragazza di grande spessore morale. Dopo una breve parentesi a Hollywood ha infatti deciso di abbandonare quella vacua esistenza, popolata da persone ignobili, fatta eccezione per David Niven, non a caso amico personale di Fleming.
L'altro aspetto interessante è il necrologio di M per il Times perché attraverso questo articolo Fleming ci mette a conoscenza del passato di Bond. Come sempre, la biografia personale dell'autore si confonde con quella del suo eroe. Veniamo così a sapere che Bond era figlio di padre scozzese e di madre svizzera e che i suoi genitori sono morti in un incidente alpinistico sulle Aiguilles Rouges sopra Chamonix. La sua educazione fu a dir poco incompleta: egli abbandonò Eton, poi s'iscrisse a Fettes, dove eccelse solo per il suo rendimento sportivo, infine lavorò al Ministero della Difesa nel corso della guerra.
Come si vede il passato di Bond è una fotocopia romanzata di quello del suo pantocratore.
La chiusura del romanzo è enigmatica. Bond parte verso Vladivostok senza alcuna memoria del suo passato verso un futuro ignoto. Per Fleming tirarlo fuori da questo pasticcio costerà un bel po' di fatica.

Nessun commento:

Posta un commento