martedì 13 aprile 2010

Vivi e Lascia Morire (Live and Let Die)

Prima edizione Glidrose Productions Ltd, 1954
Versione italiana: Guanda Editore, 2005
Traduzione: Stefano Bortolussi

"Vi sono momenti di splendore nella vita di un agente segreto. Indagini, ad esempio, nel corso dei quali deve recitare la parte del milionario, occasioni che gli offrono la possibilità di godersi una vita piacevole, cancellando dalla memoria il ricordo del pericolo e l’ombra della morte; e tempi in cui, come quello presente, egli è semplicemente un ospite di un Servizio segreto alleato."

Vivi e lascia morire è il secondo libro scritto da Ian Fleming subito dopo il successo di Casinò Royale.
007 è reduce da una durissima missione che lo ha ferito profondamente nel cuore e nell'animo. La sua amata Vesper si è suicidata e lui stesso è stato torturato a tal punto che sono occorsi mesi affinché si riprendesse. Il suo superiore, M, decide di affidargli nuovamente una missione. Egli, infatti, dovrà recarsi negli Stati Uniti per indagare sul losco Mr. Big, un gigantesco uomo di colore che ha in mano tutti i più sporchi affari degli Stati Uniti, oltre a essere un contrabbandiere di preziose monete inglesi e per di più una spia al soldo dei sovietici.
Bond accetta l'incarico e si reca a New York dove il suo amico della CIA Felix Leiter lo porta in giro per Harlem alla ricerca di Mr. Big.
Fatto prigioniero dal boss, Bond conosce l'enigmatica Solitaire, una giovane cartomante prigioniera del criminale. Dopo una rocambolesca fuga l'agente inglese si dirige in treno verso la Florida assieme alla ragazza ma gli scagnozzi di Mr. Big sono alle calcagna dei due fuggiaschi e ben presto Solitaire viene rapita, mentre Leiter è vittima di un feroce attentato, gettato in pasto agli squali.
Deciso a vendicarsi, Bond si dirige in Giamaica dove Mr. Big si è recato assieme a Solitaire. In una piccola isola caraibica il criminale sta per prendere il largo assieme a un carico preziosissimo.
All'agente di Sua Maestà restano solo pochi giorni per fermarlo...

Pur non raggiungendo il livello di ritmo e pathos della prima avventura di James Bond Vivi e lascia morire conferma il talento letterario di Fleming per la cura della trama e l'innesto di elementi di realismo a volte brutali come mai si erano letti fino a quel momento nel panorama di genere.
Come in Casinò Royale l'antagonista di Bond è un criminale sadico che Fleming descrive in maniera particolareggiata, soffermandosi sulle sue imperfezioni fisiche: "La testa era grande come un pallone da calcio, il doppio del normale, e quasi perfettamente tonda. La pelle era grigio-nera, tesa e scintillante come il volto di un cadavere dopo una settimana di permanenza nel fiume. Era calva, se si eccettuava una lanugine grigio-bruna sopra le orecchie." Gigantesco e animalesco Big Man terrorizza i suoi nemici con i riti voodoo che contribuiscono ad alimentare il terrore nei suoi avversari e a mitizzare la sua figura tra i suoi uomini.
Solitaire, invece, appartiene a pieno titolo alla classica figura femminile fleminghiana. Una donna bellissima, esotica, fragile, che ha un disperato bisogno dell'aiuto di Bond e che s'innamora di lui immediatamente, secondo un facile cliché maschilista che l'autore non abbandonerà mai nei suoi romanzi.

Il ritmo incalzante della vicenda lascia comunque poco spazio alle psicologie dei personaggi che sono chiamati ad agire sul campo. Le atmosfere in taluni casi sono crude, come quando in Florida Felix Leiter, l'agente della CIA che affianca in terra americana Bond nella sua missione e che già gli era stato d'aiuto in Casinò Royale, è gettato vivo in pasto agli squali e viene miracolosamente salvato, seppur malconcio. Felix tornerà, con un uncino al posto della mano, nell'ultimo romanzo dedicato a 007, L'uomo dalla pistola d'oro.
Un'altra sequenza forte è la morte di Big Man, anch'esso sbranato dai barracuda. Fleming indugia su particolari raccapriccianti: "Entrambe le braccia smisero di schiaffeggiare l'acqua, e la testa finì sott'acqua e riemerse. Una nube di sangue si estese oscurando il mare. Due sottili ombre marroni lunghe più di un metro indietreggiarono dalla nube e poi si rituffarono. Il corpo in mare venne sbalzato di lato. Metà del braccio sinistro di Big Man fuoriuscì dall'acqua. Era privo di mano, di polso, di orologio."
Come suo solito Fleming attinge anche alla sua vita privata per descrivere le vicende del romanzo. Nella cabina letto del Silver Meteor, il treno che lo porta a Miami insieme a Solitaire, Fleming fa utilizzare a Bond come falso nome Bryce, ovvero il cognome del suo miglior amico Ivar Bryce. Proprio con lui Fleming fece sul Silver Meteor il viaggio New York-Miami St.Petersburg che costituisce uno degli eventi principali del libro. Restando poi in tema di omonimie la governante di Bond, la scozzese May, è invece May Maxwell, la domestica di Ian Bryce a New York che cucinava per Fleming delle deliziose uova con salsicce che lo scrittore, che di certo in fatto di alimentazione non era un salutista, divorava con gusto.
Il plot di Vivi e lascia morire è scorrevole e ben congegnato, sopratutto nella parte giamaicana, laddove Fleming può descrivere nei dettagli la splendida isola che elesse a luogo d'adozione acquistando la residenza Goldeneye. Il finale palpitante con i due amanti legati e gettati in mare da Mr. Big è adrenalina allo stato puro. La situazione limite sarà ripresa pari pari nel film Solo per i tuoi occhi.

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